Yoga del buonumore

Asana ed esercizi di estensione per creare spazio fisico ed emotivo

E se bastasse la postura giusta per sentirsi bene? Sarebbe bello. Perché allora non provare questa sequenza ispirata agli insegnamenti di B.K.S. Iyengar, storico maestro dell’antica disciplina indiana, che lui stesso ha contribuito a diffondere in Occidente?

APRIRE PER APRIRSI

ln generale, è noto che lo yoga alleggerisce tensione e ansia, aiuta a calmare il sistema nervoso e a controbilanciare gli stati di affaticamento. Concentrandosi sugli asana (le posizioni da mantenere per un determinato lasso di tempo), l’allineamento e il ritmo del respiro, si rafforza l’armonia tra mente e corpo. In particolare però, secondo Iyengar, la chiave per sentirsi di buon umore si concentra in un preciso punto del corpo, all’altezza dell’ascella. E lì, dove il braccio si stacca dal torace, che è importante eseguire movimenti di estensione e apertura, per creare l’antitesi della posizione che si assume quando si è depressi, di cattivo umore: chiusa e ricurva. Muovendo le braccia in avanti, verso l’esterno e all’indietro, si creano automaticamente apertura del torace e spazio fra le costole, facendo scendere le clavicole e salire le scapole. Così si crea più spazio nell’area dei polmoni o, metaforicamente, “l’area del cuore”: il risultato è un recupero di ossigeno, leggerezza, aria. In una parola, uno stato di benessere.

DALLA SEROTONINA AL PRANA

La sequenza proposta è ispirata a quelle “antidepressive” di Iyengar. La tendenza a tenere le spalle chiuse e ricurve è, secondo lyengar, sia un’indicazione di malessere, sia la causa. É tutta qui la chiave dello “yoga del buon umore”: partire dal corpo per arrivare ad agire sull’umore. O, più tecnicamente, sul sistema nervoso: quando una persona è giù di morale rilascia cortisolo, un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, che segnala che il sistema simpatico è sovraeccitato. l movimenti che provocano un’apertura di schiena e spalle, invece, pronuovono un rilascio di serotonina, l’ormone del buon umore». C’è poi la visione più olistica, legata ai concetti di flussi energetici: le posizioni di chiusura, con schiena curva, mento basso e spalle chiuse, bloccano il flusso di prana, l’energia che scorre lungo il corpo, che così non riesce a raggiungere il cervello. Quando invece il corpo è aperto ed eretto, l’energia è libera di fluire. Semplicemente con la postura possiamo indurre uno stato d’animo positivo. Vale la pena di provare.

Si inizia col “pranamasana”, prima figura in alto a sinistra, continuate tutta la sequenza fino a concludere col “tadasana”. Piedi paralleli o con le punte lievemente all’interno, schiena dritta, bacino in retroversione, braccia tese e semi aperte. A occhi chiusi, respirare e focalizzare l’attenzione sul corpo e sulle sensazioni prodotte da apertura e allungamento.